lunedì 24 dicembre 2018

CALENDARIO DELL'AVVENTO CON MARIA: 24 DICEMBRE



24 – IL BAMBINO CHE E’ NATO NELLA NOTTE

La stella brilla sulla stalla di Betlemme. E’ notte. Il bambino è nato. Gesù, il Salvatore del mondo, è venuto al mondo.
Maria avvolge il bambino nelle fasce che fortunatamente ha portato con sé e lo mette nella mangiatoia. Giuseppe l’ha trovata in un angolo della stalla; l’ha pulita e riempita di paglia fresca. Così il bambino ha un posto semplice ma comodo in cui stare.
Giuseppe sospira e pensa: “Avevo immaginato diversamente la nascita di questo bambino, ma si deve sempre fare quel che Dio vuole”. Il bambino guarda Giuseppe con i suoi occhioni, come se volesse dire: “Non preoccuparti, Giuseppe, è andato tutto bene. Vengo da Dio. Egli mi proteggerà”.
Maria è felice per il bambino. E’ sano e forte. Anche lei si sente molto bene. Prima di tutto è sollevata per aver superato bene il parto. La stalla è calda e accogliente. L’asino segue tutto quello che accade con uno sguardo curioso. Guarda sempre nella mangiatoia. Non vuole lasciarsi sfuggire nulla.
Questa notte non si dorme più molto. Non passa molto tempo, che Maria e Giuseppe sentono un trambusto provenire da fuori. Si sente un calpestio di piedi e un mormorio. Sono i pastori. Bussano piano alla porta della stalla e chiedono: “E’ qui il bambino che è appena venuto al mondo?”.
Giuseppe prende la lampada a olio e apre la porta. “Si”, risponde, “il bambino che è nato stanotte è qui. Entrate a vederlo!”. I pastori scuotono la neve dalle loro scarpe pesanti e dalle loro spalle ed entrano con cautela nella stalla. Il bambino apre gli occhi e li guarda.
Si, è un bambino tutto speciale. I pastori se ne rendono conto e si sentono interpellati da quello sguardo. Simone tira fuori il flauto dalla tasca e suona la melodia più bella che conosce. Giacobbe regala a Maria la sua pelliccia di pecora. “Per il bambino”, le dice piano.
Anche gli altri pastori hanno portato qualcosa da regalare al bambino: formaggio, focacce, miele, fichi secchi e datteri. I pastori sono poveri, queste cose hanno per loro un grande valore.
Il sole inizia a sorgere quando i pastori se ne vanno, dopo aver fatto tanti auguri al bambino e ai suoi genitori, Giuseppe e Maria.

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