sabato 1 dicembre 2018

CALENDARIO DELL'AVVENTO CON MARIA: 1 DICEMBRE





1 – MARIA, RAGAZZA DI NAZARETH


Sulle colline della Galilea, in Israele, si trova un grazioso villaggio.
Una rondine vola qua e là sulle case del villaggio e porta una buona notizia. Quando le chiedete: “Che villaggio è quello là sulle colline?”, essa risponde: “E’ Nazareth, non lo sai?”.
Nazareth. E’ un bel nome. Vuol dire “sorgente”. C’è sempre stata una sorgente a Nazareth. Per questo le persone vi sono andate e hanno costruito case. Sapevano che avrebbero potuto vivere solo dove c’è acqua.
L’acqua è molto preziosa in Israele. Il clima è caldo, e perciò la terra è secca. Vi sono vaste zone desertiche, senza acqua e senza piante.
Potete chiedere alla rondine: “Conosci anche le persone che abitano a Nazareth?”. E la rondine risponderà: “Naturalmente. Conosco bene soprattutto una famiglia. Infatti ho costruito il mio nido nella sua casa. Puoi riconoscere facilmente quella casa. Nel cortile c’è il melograno. Non sai com’è? E’ un albero che dà le melagrane, frutti rosa-rossi con una coroncina in cima. Nella casa dietro a questo albero abita la piccola Maria”.
Maria ha circa quattro anni. Ha lunghe trecce nere e occhi scuri.  Gioca a nascondino con sua mamma Anna. Intorno alla sua casa crescono molte viti da cui pendono grappoli d’uva. Un bel posto, per giocare a nascondino. E’ bello, quando mamma Anna ha tempo per giocare.
Spesso mamma e figlia si siedono sui gradini della scala. E mamma Anna racconta una storia. Maria impara anche un poco a leggere e a scrivere sotto la guida della mamma.
Maria non va all’asilo, né a scuola, perché a quei tempi non ce n’erano. Impara dai genitori tutto ciò che occorre per la vita. E si tratta di molte cose, dal momento che non c’è la possibilità di andare al supermercato e di comperare già pronto tutto ciò di cui si ha bisogno.
A Nazareth, in realtà, un mercato esiste, ma vi si trovano solo i prodotti che non si possono realizzare per conto proprio o che non si ha tempo di fabbricare. Per questo gli abitanti di Nazareth  fanno tutto da soli.
Da mamma Anna, Maria impara a cuocere il pane, a spennare i polli, a cucinare, a tessere, a cucire, a lavare e a non sprecare nulla. Dal papà, che si chiama Gioacchino, impara come si provvede alla casa, ad aver cura degli animali, a badare alle pecore e a trattare con i venditori. Queste sono le cose che Maria dovrà sapere quando sarà grande.
Il lavoro che una famiglia non può svolgere da sola viene compiuto insieme dagli abitanti di Nazareth: la mietitura, la raccolta delle olive e la vendemmia.
Maria non si annoia mai. Ha però sempre tempo per giocare con i suoi genitori o con i numerosi animali che vivono nel cortile.
Proprio adesso papà Gioacchino torna a casa portando una brocca d’olio. Maria corre a precipizio incontro al papà, che rischia di rovesciare l’olio. “Oplà, oplà, piccola signorina. Mi fai cadere”, ride Gioacchino.

Maria vuole molto bene ai suoi genitori,

e i suoi genitori amano la loro allegra Maria.


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