mercoledì 30 aprile 2014

NUTELLA FATTA IN CASA

A chi non piace la Nutella? C'è chi la usa per farcire dolci, chi la preferisce spalmata sul pane e chi la mangia direttamente con il cucchiaino dal vasetto...ma la "crema al cioccolato e nocciole" da spalmare piace proprio a tutti!!!
Vi è mai venuta la voglia di farla in casa? A me si...e questo è il risultato...da leccarsi le orecchie!!!
Adesso vi dico come ho fatto...
Ingredienti per 1 barattolo medio:
  • 50g di cioccolato al latte
  • 100g di cioccolato fondente
  • 75g di nocciole
  • 50g di zucchero a velo
  • 100ml di panna a temperatura ambiente non montata
Procedimento:
  • Tritare le nocciole fino a farle diventare una crema oleosa.
  • Unire lo zucchero a velo e tritare.
  • Fondere il cioccolato, unirlo alle nocciole e tritare ancora.
  • Unire la panna e frullare ancora.
  • Mettere in un barattolo e conservare in frigo massimo 10 giorni.
...se riuscite a farla durare così tanto!!!!

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giovedì 24 aprile 2014

CURA DELLA PELLE 1: COME E' FATTA LA PELLE?

Nonostante sia l'organo più esteso del nostro corpo (da 1,5 a 2 mq in un adulto) la pelle è anche quello che conosciamo meno...
Proviamo a vedere molto semplicemente com'è fatta e a cosa serve.
LA STRUTTURA
La pelle, detta anche cute è un organo in continuo rinnovamento con uno spessore ed un colorito che variano in base alla razza, all'età, alla zona del corpo e al sesso. In un adulto pesa circa 5kg.
E' formata da tre strati detti:
epidermide, quello più esterno;
derma, quello centrale;
ipoderma, quello più profondo.
Ogni strato ha caratteristiche ben precise che lo distinguono dagli altri e gli danno una funzione ben precisa.
L'epidermide è lo strato di rivestimento ed è quello che svolge azione di protezione della pelle ma è anche lo strato dove avviene il rinnovamento delle cellule della pelle.
Il derma è invece lo strato di sostegno che dona compattezza, resistenza ed elasticità alla pelle.
L'ipoderma è lo strato adiposo della pelle che le conferisce compattezza e struttura.
LE FUNZIONI DELLA PELLE
La pelle svolge innanzitutto funzioni di protezione e rivestimento degli organi interni dagli agenti che provengono dall'ambiente esterno. Allo stesso tempo però permette l'assorbimento di determinate sostanze dannose e non.
Essa mantiene costante la temperatura del corpo a 37°C ed elimina tossine e scorie nocive per l'organismo. 

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giovedì 17 aprile 2014

COLOMBA PASQUALE CLASSICA

Un'altra ricetta prima di Pasqua...la COLOMBA fatta in casa!
Buona, anzi buonissima e soprattutto...genuina come i dolci della nonna! Prima della ricetta vi faccio vedere la foto...

E' una ricetta molto semplice ma ha tanto tempo di levitazione...ma in fondo lievita da sola per cui nel frattempo si possono fare tante altre cose...
Io l'ho provata sia nella versione tradizionale sia utilizzando la Macchina del Pane (solo per le fasi di impasto e levitazione).
Ingredienti:
  • 600g di farina "0"
  • 200g di burro morbidissimo
  • 150g di zucchero + 2 cucchiaini
  • 100g di latte
  • 2 bustine di lievito di birra secco (ho provato quello in cubetti e si sentiva il sapore anche dopo la cottura!)
  • 5 tuorli
  • 1 bustina di vaniglia
  • 1 fialetta aroma d'arancia
  • 150g scorza d'arancia a dadini

Per la glassatura:
  • 50g di mandorle a scaglie
  • 50g di granella di zucchero
  • albume q.b.
  • zucchero a velo q.b.

Procedimento:
  • In una terrina, sciogliere il lievito e 2 cucchiaini di zucchero in 25ml di acqua.
  • Aggiungere 50g di farina (dei 600g in totale), mescolare bene e far lievitare almeno per 1 ora (se utilizzate la MdP basta avviare il programma Impasto e Lievitazione).
  • Aggiungere il latte e 150g di farina e far lievitare per almeno 1 ora (se utilizzate la MdP basta avviare il programma Impasto e Lievitazione per la seconda volta).
  • Unire i tuorli battuti con lo zucchero e un pizzico di sale.
  • Unire l'essenza di arancia e la vaniglia.
  • Aggiungere la restante farina (400g) e lavorare.
  • Trasferire su un piano di lavoro infarinato e lavorare fino a quando l'impasto diventa compatto.
  • Aprire l'impasto, mettere il burro a pezzetti e farlo assorbire (se è necessario aggiungere qualche spolverata di farina).
  • Unire le scorzette a dadini.
  • Prendere 1/3 dell'impasto, dividerlo in due e metterlo nella teglia per formare le ali.
  • Con il resto dell'impasto formare un cilindro e metterlo al centro della teglia per formare il corpo della colomba.
  • Scaldare il forno a 50°C, spegnere e mettere la colomba a lievitare in forno fino a quando raggiunge il bordo della teglia.
  • Battere l'albume a spuma, aggiungere lo zucchero a velo fino a renderlo denso.
  • Stenderlo sulla colomba facendo attenzione a non "sgonfiarla".
  • Spolverare con le mandorle e la granella di zucchero e cuocere 40 minuti a 170°C.

Si consuma tiepida o fredda.
Si conserva in busta chiusa o in contenitore ermetico fino a 15 giorni.
BUONA PASQUA!!!!!

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martedì 15 aprile 2014

AGNELLINI DI PASTA REALE

Sta arrivando la Santa Pasqua ed è il momento di pensare a qualche ricettina per le feste!!!
Ecco i miei agnellini di Pasqua fatti di pasta reale.
Sono meno dolci di quelli che si trovano in commercio (a volte un po' stucchevoli!) ma sanno più di mandorle

Ingredienti:
(il numero di agnellini che otterrete con questa dose dipende dalla grandezza della forma che avete)
  • 1Kg di farina di mandorle
  • 750g di zucchero a velo
  • 250ml di acqua
  • 1 pizzico di vanillina (o se preferite 1 fialetta di aroma arancia o limone)
  • 1 pizzico di cannella
  • Colori per alimenti (io ho usato quelli a penna!), ovetti di cioccolato, bandierine per decorare.

Procedimento:
  • Sciogliere lo zucchero con l'acqua a fiamma bassa mescolando continuamente.
  • Quando diventa trasparente aggiungere la cannella e la vanillina.
  • Unire la farina mescolando continuamente.
  • Quando il composto si stacca dalle pareti della pentola spegnere il fuoco.
  • Inumidire il piano di lavoro e versarvi il composto.
  • Lasciare raffreddare un po' e lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto compatto e liscio.
  • Prendere la formina dell'agnellino, foderarla con la pellicola e spolverarla con lo zucchero a velo.
  • Prendere una quantità sufficiente di impasto e metterla nello stampo, chiudere, premere bene, attendere qualche minuto e riaprire.
  • Estrarre l'agnellino e metterlo su un vassoio.
  • Procedere fino ad esaurimento dell'impasto.
  • Fare asciugare per almeno una notte.
  • A questo punto gli agnellini sono pronti per essere decorati secondo il vostro gusto e la vostra fantasia.
BUONA PASQUA!!!!!

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sabato 12 aprile 2014

PROVERBI SICILIANI E MODI DI DIRE 1



Particolare di un carretto siciliano
Si dice che i proverbi sono la saggezza di un popolo e in fondo è vero perchè sono un concentrato delle esperienze di vita di intere generazioni!
I proverbi diventano allora un pò come un "Codice Civile" popolare al quale attingere per regolarsi nella vita di tutti i giorni...e diventano il giusto finale per una conversazione quasi a darne più valore e più forza persuasiva.
Alcune espressioni tipiche siciliane perdono molto nella loro traduzione in italiano ma restano comunque perle di saggezza popolare, veri tesori da salvaguardare...oserei dire alla faccia di quella corrente "antisicilianista" che si ostina a dire che ai bambini non va insegnato il dialetto!!!!!

Ed ora un pò di proverbi con la traduzione e la spiegazione...

CU AVI AMICI NUN E' POVIRU
Chi ha amici non è povero
E' un proverbio che si usa per dire che chi ha amici che gli vogliono bene non resterà mai solo nella necessità. Un pò come dire che chi trova un amico trova un tesoro.

CU AVI SALUTI E LIBIRTA' E' RICCU E NUN LU SA
Chi ha salute e libertà è ricco e non lo sa
E' il tipico proverbio che si tira in faccia a chi avendo un pò tutto continua a lamentarsi, perchè non sa più apprezzare le cose importanti della vita.

LA MATINATA FA LA JURNATA
L'alzarsi presto al mattino fa riuscir bene l'intera giornata.
Se ci si alza presto al mattino si riescono a fare tante cose che altrimenti non si avrebbe il tempo di fare.

TANTI PICCA FANNU ASSAI
Tanti "poco" diventano un "molto"
Le applicazioni sono tante per questo detto. Per esempio si usa per dire che non bisogna pretendere tutto e subito ma con pazienza, poco oggi e poco domani si riesce ad ottenere l'intero tesoro desiderato!!!!

UN PUMU FRADICIU NI VASTA NNA CARTEDDA
Una mela fradicia ne guasta un cesto
Basta un solo elemento che non va, per influenzare il resto. E' un detto che viene usato soprattutto per scoraggiare la frequenza di cattive compagnie.

VECCHI E FURISTERI NUN LI CRIDIRI VULINTERI
A vecchi e forestieri non credere volentieri (facilmente).
E un proverbio un pò controcorrente. L'anziano viene sempre considerato saggio ma qui viene considerato smemorato e privo di senno per cui non è affidabile così come lo straniero che non sa le cose del paese. 

CUNTA QUANTU LU DUI 'NTA LA BRISCULA
Vale quanto un due nella briscola
E' un modo per fare scendere dal piedistallo una persona che si sente importante ma che in fondo non vale nulla.

CU E' CHI NUN E' VISTU NE' PIGGHIATU
NUN PO' GHIRI CARCERATU
Chi non è visto nè preso (sul fatto) non può essere arrestato
E' la tipica frase di chi ti racconta una storia che inizia sempre con: "Lu sai soccu cuminau chiddu..." ovvero "Lo sai cosa ha combinato..." e dopo averla raccontata, non volendosi prendere la responsabilità di ciò che ha detto se ne esce con la frase "...ma va pisca si è veru!" ovvero "...ma va a capire se è vero!" seguita dal proverbio in questione...ma lui ci crede veramente!!!!!

CADIMI FICU E CADIMI 'MMUCCA
Cadi fico e cadimi nella bocca
Quando c'è qualcuno che vuole la vita comoda senza nessuno sforzo ecco una perla di saggezza adatta. E' il tipico inconcludente che pretende tutto senza muovere un dito e allora si distende sotto il fico e aspetta che questo maturi e gli cada dritto dritto in bocca.

A LU SONU SI CANUSCI LA CAMPANA
Dal suono si riconosce la campana
Oggi è difficile riconoscere le campane perchè sono tutte elettroniche ma nei tempi che furono ogni chiesa aveva una campana riconoscibilissima. Al suono della campana si poteva sapere la chiesa di provenienza. E lo stesso per l'uomo...dimmi come parli e ti dirò chi sei. Dalle parole si conosce il suo modo di pensare...

E con il suono delle campane vi do appuntamento
ai prossimi proverbi...
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mercoledì 9 aprile 2014

CORN DOGS

Una ricetta tipica austriaca...una vera e propria bomba calorica.
E' un tipico cibo "di strada", si trova in tutti i chioschetti agli angoli delle strade e delle piazze!!!!
Li ho assaggiati a Vienna anni fa e ho sempre voluto prepararli a casa...finalmente dopo tanto tempo eccoli qui!!!!!
I Corn Dogs pronti da gustare...
Ingredienti:
  • 12 wurstel big
  • 90g di farina "00"
  • 100g farina di mais
  • 1 uovo
  • 150 ml di latte
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di pepe (se lo gradite!!!!)
  • 1 cucchiaio di lievito istantaneo per torte salate
  • olio di semi per friggere
  • spiedini lunghi di legno


Procedimento:
  • In una ciotola stretta e a collo alto mettere tutti gli ingredienti (tranne i wurstel!!!) e frullare con il frullatore ad immersione.
  • Asciugare i wurstel con la carta da cucina e infilare lo stecchino di legno (io li ho tagliati a metà!).
  • Immergere nella pastella e friggere in olio bollente.


 Attenzione: se la pastella non rimane attaccata al wurstel vuol dire che è troppo densa, ammorbiditela con un pò di latte!

Gustateli appena fritti saranno ben croccantini!!!!!

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sabato 5 aprile 2014

SAN FRANCESCO D'ASSISI: Breve biografia

Giovanni Francesco Bernardone, nasce ad Assisi nel 1181, figlio di un ricco mercante di stoffe, istruito in latino, in francese e in lingua provenzale, ambisce alla gloria della vita militare.
Da giovane conduce una vita spensierata e mondana e appena diciottenne parte per la guerra ma cade prigioniero a Perugia. Rientrato ad Assisi, dopo un anno di prigionia, si ammala ed ha un profondo cambiamento interiore.
Tre incontri cambiano totalmente la sua vita: l'incontro con il lebbroso, l'incontro con il crocifisso di san Damiano e l'incontro con il Vangelo che diventerà la sua Regola di Vita.
Il padre, adirato per il comportamento del figlio, per le sue frivolezze e per le cospicue offerte che elargiva ai poveri, lo disereda.
Francesco si spoglia di tutto davanti al vescovo di Assisi e per due anni, vive da eremita, ricostruendo chiese diroccate...poi alcuni compagni si uniscono a lui: nascono i "Frati Minori".
Nel 1210 l'ordine viene riconosciuto da papa Innocenzo III e nel 1212 Francesco insieme a Chiara d'Assisi, fonda il secondo ordine o Clarisse.
Nel 1219 si reca in Egitto, poi in Terra Santa dove rimane fino al 1220.
Al suo ritorno fonda e segue il terzo ordine dei Terziari Francescani.
Nel 1224, sul monte della Verna, arso d'amore per il crocifisso, riceve le stimmate della passione.
Dopo 2 anni, il 3 ottobre del 1226, il Poverello d'Assisi, affida il suo corpo a sorella morte corporale.
San Francesco, che è patrono d'Italia, viene canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX.

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mercoledì 2 aprile 2014

TORTA DI NOCCIOLE E CIOCCOLATO



Ingredienti:
  • 250g burro
  • 250g zucchero
  • 300g nocciole sgusciate
  • 150g cioccolato fondente
  • 5 uova
  • 50g biscotti secchi
Procedimento:
  • Montare gli albumi e metterli in frigo.
  • Frullare i biscotti, le nocciole, il cioccolato e metterli da parte.
  • Frullare il burro e lo zucchero, poi unire i tuorli ed infine gli ingredienti tritati.
  • Unire gli albumi mescolando delicatamente.
  • Mettere in una tortiera di 28-30cm di diametro e cuocere a 160°C per 50 minuti.
  • Capovolgere e spolverare di zucchero a velo.
Scusate la foto poco chiara ma è la foto di una foto!!!!!
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