venerdì 12 ottobre 2018

SALUTO ALLE VIRTU' (DI SAN FRANCESCO)




Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa e pura semplicità.

Signora santa povertà,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa umiltà.

Signora santa carità,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa obbedienza.

Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore,
dal quale venite e procedete.

Non c'è assolutamente uomo nel mondo intero, che possa avere una sola di voi,
se prima non muore [a se stesso].

Chi ne ha una e le altre non offende,
tutte le possiede,
chi anche una sola ne offende,
non ne possiede nessuna e le offende tutte
ognuna confonde i vizi e i peccati.

La santa sapienza confonde Satana
e tutte le sue insidie.

La pura santa semplicità
confonde ogni sapienza di questo mondo
e la sapienza della carne.

La santa povertà confonde la cupidigia,
l'avarizia e le preoccupazioni
del secolo presente.

La santa umiltà confonde la superbia,
tutti gli uomini che sono nel mondo,
similmente tutte le cose che sono nel mondo.

La santa carità confonde
tutte le diaboliche e carnali tentazioni
e tutti i timori carnali.

La santa obbedienza confonde
tutte le volontà corporali e carnali
e ogni volontà propria,
e tiene il suo corpo mortificato
per l'obbedienza allo spirito
e per l'obbedienza al proprio fratello;

e allora l'uomo è suddito e sottomesso
a tutti gli uomini che sono nel mondo,
e non soltanto ai soli uomini,
ma anche a tutte le bestie e alle fiere,
così che possono fare di lui quello che vogliono,
per quanto sarà loro concesso dall'alto dal Signore. 

E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione
dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.

(San Francesco)


martedì 2 ottobre 2018

MOSTACCIOLI DI SAN FRANCESCO

Scriveva San Francesco d'Assisi pochi giorni prima della sua morte: “A donna Jacopa (...) il Signore benedetto mi ha fatto la grazia di rivelarmi che è ormai prossima la fine della mia vita. Perciò, se vuoi trovarmi ancora vivo, appena ricevuta questa lettera, affrettati a venire a santa Maria degli Angeli. (...) E porta con te un panno di colore cenerino per avvolgere il mio corpo e i ceri per la sepoltura”. 

Alla fine della lettera, poi, esprimeva un desiderio:
“Ti prego anche di portarmi quei dolciche tu eri solita darmi quando mi trovavo malato a Roma”.

Eccovi la ricetta a pochi giorni dalla Festa del Patrono d'Italia.
Ingredienti:
  • 350 gr. di farina di grano tenero “00”
  • 100 gr. di farina di nocciole (o nocciole tostate ridotte in farina)
  • 200 gr. di burro a dadini
  • 150 gr. di zucchero di canna
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di miele (meglio se millefiori)
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
Procedimento:
  • Lavorate il burro con lo zucchero. 
  • Setacciate la farina di grano tenero e aggiungete la farina di nocciole e aggiungetele al burro.
  • Aggiungere l'uovo, il miele, il lievito, ed infine un cucchiaino di cannella. 
  • Lavorate l'impasto con un robot da cucina o con le mani fino a raggiungere la consistenza di una pasta frolla morbida.
  • Infarinate la spianatoia ed il mattarello e spianate all’altezza di ½ cm.
  • Tagliate dei rombi con un taglia biscotti o con una rotella tagliapasta. 
  • Infornateli a 150°C per 20/25 minuti.
BUONA FESTA DI SAN FRANCESCO

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