La storia del popolo della Bibbia non si differenzia di molto da quella di altri popoli del tempo se non per una fondamentale consapevolezza: la certezza di non essere solo ma di essere guidato da Dio, appunto il Dio di Israele.
La scoperta di questa relazione tra Dio e il suo popolo è la Rivelazione.
Il popolo non poteva scoprire un tale mistero da solo se Dio non si fosse rivelato da se stesso e non avesse dato al popolo la luce per comprenderlo.
Dio è presente nella sua storia e ispira gli autori della Bibbia a narrarla alle future generazioni, sostiene ed orienta il suo popolo e gli rivela il suo amore.
Quando Dio chiama Mosè sul monte Sinai, per consegnargli le Tavole della Legge, stabilisce con il suo popolo un'Alleanza perché non ricada più in una schiavitù ben peggiore di quella dell'Egitto: quella del peccato!
Benché il popolo capisca l'importanza di queste Leggi si trova spesso a ricadere nell'errore di voler bastare a se stesso, di credere di poter fare a meno dell'aiuto di Dio; ma Dio padre d'amore e di misericordia lo riprende, lo rimprovera, lo attende, lo perdona e lo accoglie ancora una volta, due volte, ancora e ancora...
Con la venuta di Gesù inizia un nuovo regno di giustizia, di amore e di pace. Con Lui "nuovo re" sorge anche un "nuovo popolo" di Dio: la Chiesa.
Gesù è il nuovo Mosè che libera il suo popolo dalla schiavitù del peccato e lo guida verso la Terra Promessa.
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