giovedì 11 dicembre 2014

SVEZZAMENTO 1: UNA NUOVA AVVENTURA

Tra il quarto e il sesto mese di vita ha inizio la nuova avventura dello svezzamento. Passare da un'alimentazione fatta solo di latte ad una più varia per sapore e per consistenza degli alimenti è un passaggio delicato ma non bisogna affrontarlo con ansia. Basta proseguire per piccoli passi per evitare allergie e abituare gradualmente ai nuovi sapori. Il termine svezzamento è davvero un termine triste...viene da divezzare, togliere il vezzo...quale? Quello di succhiare! Come se fosse un vizio e non un atteggiamento istintivo di ogni neonato...
Di questo deve tenere conto ogni mamma che inizia lo svezzamento del proprio piccolo e armarsi di pazienza, comprensione, rispetto dei ritmi del bambino e...fermezza. Anche per quanto riguarda gli alimenti è importante passare dai liquidi (latte) al più denso, al grumoso, al solido pian piano e senza forzare.
Nei primi mesi di vita il cibo, e in particolare l'allattamento, è un modo che il bambino ha per scambiare affetto con la mamma. Man mano che passano i giorni, i ritmi sonno, veglia, latte si regolarizzano e molti rinunciano alla poppata della notte in maniera spontanea. Pian piano il bambino inizia a tenere la testa dritta, a mettere le mani in bocca, prendere il biberon o il seno della mamma...cresce e cambiano le sue esigenze anche alimentari.
Molte mamme non vedono l'ora di svezzare il proprio figlio ma se il bambino è allattato al seno è conveniente rimandare fino al 5°-6° mese mentre in caso contrario è possibile svezzare già dal 4° mese. Non cominciate prima...il pancino e tutto l'apparato digerente di vostro figlio non è ancora maturo e non riesce a digerire cibi diversi dal latte; inoltre introdurre troppo presto cibi solidi può scatenare allergie alimentari.
E' importante anche che il bambino sia in perfetta salute, anche un semplice raffreddore potrebbe indisporlo e cambiargli il senso del gusto. Questa regola vale anche quando introducete nuovi alimenti.
ATTENZIONE!
Le informazioni contenute in questo post
NON sono consigli medici.
Rivolgersi al proprio pediatra.

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