3 – LE STELLE SULLA CASA DI MARIA
Non c’è
nessuno. La porta d’ingresso è chiusa e i suoi
genitori sono seduti sulla scala che si trova davanti alla casa. Maria si
dirige verso di loro, che guardano tranquillamente il cielo.
Senza far rumore,
anche Maria va a sedersi là, ed è felice di non essere rispedita subito a
letto. Non ha mai visto tante stelle. Papà Gioacchino la abbraccia e le dice: “Guarda quante stelle, Maria! Dio le ha
messe in cielo perché rischiarassero un poco la notte buia e perché noi uomini
non avessimo paura di notte”.
Maria trova le stelle grandiose e dice: “Com’è
bello il cielo! Ci sono le stelle tutte le notti?”. Gioacchino
risponde: “Si, ogni notte. Anche la luna
brilla in cielo tutte le notti. Solo una volta al mese non la vediamo. E
d’inverno, quando il cielo è nuvoloso, spesso le stelle sono nascoste. Allora
non si può vedere nulla, ma le stelle ci sono sempre. E’ così fin dall’inizio”.
Maria vuol sapere: “Cosa significa “fin dall’inizio?”. “Era così all’inizio del mondo, quando Dio ha creato la terra, il cielo
e ogni altra cosa. Ancor prima di dare la vita agli animali e
agli esseri umani. Dio creò il sole, la luna e le stelle. E da allora le stelle
brillano nella notte e indicano il cammino agli uomini”. “Vuol
dire che le stelle erano già là quando viveva il re Davide e scrisse i suoi
canti?”, chiede
Maria, perché si tratta del tempo più remoto che si possa immaginare, ed è
molto lontano! “Si, le stelle di allora
sono le stesse di oggi”, conferma Gioacchino.
Maria si stringe affettuosamente ai genitori
e pensa alla storia dell’astuto Davide e del borioso Golia. E a come in seguito
Davide diventò re di Gerusalemme.
Così
Maria e i suoi genitori rimasero ancora un bel po’ seduti davanti alla casa,
finchè Maria cascò dal sonno. Per la grande stanchezza ha dimenticato perfino
la sete.
Anna e Gioacchino portano infine la figlia a letto.
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