14 – MARIA E GIUSEPPE LEGGONO IL LIBRO DI ISAIA
Vi sono persone a cui piace leggere e
che si interessano alle Sacre Scritture. Maria e Giuseppe conoscono queste Scritture. Hanno imparato a conoscerle
dai loro genitori.
E’ già sera tardi. Giuseppe accende una lampada a olio e
la mette sul tavolo. Poi prende il
rotolo del libro di Isaia. I testi sono scritti su lunghi rotoli di carta. Giuseppe svolge con cura il rotolo e
inizia a leggere ad alta voce per Maria.
Isaia, che ha scritto il libro, era
un profeta, cioè una persona che ha parlato a nome di Dio e che ripete a
tutti le parole di Dio.
Ai tempi di
Isaia, il popolo d’Israele viveva una situazione difficile. Nel territorio vi erano re stranieri che li opprimevano. Gli Israeliti dovevano lavorare
duramente e consegnare ai re stranieri quasi tutto quello che ne ricavavano:
cereali, vino, olio e soprattutto denaro.
A loro rimaneva a stento di che vivere.
Piangevano e si lamentavano: “Dio, perché ci hai lasciati soli? Ci hai
dimenticati?”.
Allora Dio chiamò Isaia e lo mandò a dire a quelle persone: “Dio non vi ha affatto dimenticati! Vede che
la vostra situazione è pensosa e che dovete soffrire molto. Vi manderà un Salvatore che vi libererà dal
vostro affanno. Sarà un re assolutamente diverso da tutti quelli di cui
avete fatto esperienza finora. Verrà
come un bambino e siederà sul trono di Davide!”.
Giuseppe mette a posto
il rotolo, guarda Maria che è stupita e le dice: “Maria, hai sentito, è quasi come se il bambino annunciato da Isaia
fosse lo stesso bambino che aspettiamo noi”. Anche Maria ha pensato la
stessa cosa.
Entrambi improvvisamente comprendono che sta accadendo qualcosa di
grande, e che proprio loro due, Maria e Giuseppe, sono coinvolti in questo
avvenimento annunciato tanto tempo prima.
Maria e Giuseppe restano seduti a
lungo l’uno di fronte all’altra, e Giuseppe tiene la mano di Maria. Le parole
dei profeti incutono loro un po’ di timore, poiché non sanno come accadrà tutto
quello e quale sarà il loro futuro.
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