22 – LA
NEVE SUI MONTI
Fa freddo. Il vento soffia dal monte sui pastori. Essi portano le pecore ai pascoli che si trovano più in basso e
sono riparati. Là vi sono anche
stalle in cui tenere gli animali al coperto e dove trascorrere la notte. Si avvolgono in mantelli e accendono
un grande fuoco.
Con questo vento
non è così facile accendere un fuoco, ma alla fine il fuoco arde forte e caldo. I pastori si siedono accanto al fuoco
per riscaldarsi e mangiare. Questa
sera le pecore sono irrequiete. Un
pastore deve continuamente andare da loro per tenerle unite.
Nubi spesse e scure si levano nel
cielo. L’oscurità giunge ancora
prima del solito. “Presto pioverà”, dice uno dei pastori, “è meglio che andiamo nella stalla, prima
che ci bagniamo tutti”. Ma il pastore anziano dice: “Restiamo ancora un poco, non pioverà; per questo fa troppo freddo. C’è aria di neve”.
Mentre tutti
vogliono fiutare la neve, i primi fiocchi scendono dal cielo. Giacobbe è
entusiasta; gli sembra bello. Stende le mani per prendere i fiocchi di neve.
Sembrano stelline “Adesso non possiamo
vedere la stella luminosa nel cielo, ma cadono dal cielo stelline di neve”, dice
Giacobbe e si rallegra.
Occorre sapere che in Israele nevica di rado, solo sui
monti più alti. Il pastore anziano nella sua lunga vita ha già visto la neve
diverse volte; i pastori più giovani invece vedono la neve per la prima volta. La
neve ricopre delicatamente i pascoli in pianura, tutto sembra incantato. Prima
che smetta di nevicare, i pastori vanno nella stalla. Adesso sono bagnati
fradici e sentono freddo. Quando stanno per chiudere la porta, scorgono uno
squarcio tra le nubi. E con loro grande gioia una luce brillante appare tra le
nubi: la nuova stella brilla argentea e
chiara attraverso un pezzo di cielo.
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