17 – PREPARATIVI
Intanto è giunto l’inverno. E’ iniziato il periodo delle piogge. Le nuvole ricoprono il cielo come una
mandria di piccoli asini grigi. Maria
raccoglie dal tetto di casa gli ultimi fichi, che erano stati messi là a seccare
durante l’autunno. E’ sempre
sorpresa dagli acquazzoni.
Dal tetto
scorge sua mamma Anna che sta giungendo da lei. Raccoglie in fretta i fichi, scende la scala di corsa e le va
incontro. La mamma è venuta ad
aiutare Maria nei preparativi per il lungo viaggio.
Maria deve andare a Betlemme insieme a Giuseppe. I governatori romani hanno infatti
stabilito che tutti gli uomini e le loro famiglie devono recarsi nella città in
cui sono nati. Tutto questo si chiama censimento.
I Romani volevano sapere quanti fossero
gli Ebrei per calcolare i tributi che ognuno doveva pagare. Nessuna persona che può pagare tributi deve essere dimenticata. Quindi Giuseppe deve andare a
Betlemme, perché è nato là.
Anna
porta pane fresco, olive e formaggio. Ora
le donne preparano ciò che è importante per il viaggio. Non può essere molto, perché l’asino deve portare sulla groppa
prima di tutto Maria con il bambino.
Anna
ricorda a Maria: “Devi assolutamente portare fasce e una
coperta per il bambino, può venire al mondo anche durante il viaggio!”. Così Maria va a prendere le fasce, la
coperta e mantelli per lei e per Giuseppe e un copricapo caldo. Preparano acqua, frutta e le cose che
Anna ha portato con sé.
Poi vanno
alla stalla e danno da mangiare e da bere all’asino. “Domani devi essere forte”, dice
Anna all’asino. “Il viaggio è lungo e
Maria non riesce più a camminare tanto a piedi”. L’asino la guarda come se capisse tutto.
Mamma Anna è preoccupata e Maria se ne accorge. “Forse
il bambino aspetterà che torniamo a casa, così tu potrai essermi vicina quando
nascerà”, cerca di tranquillizzarla Maria. “Si, sarebbe bello”, dice
la mamma. “Dio benedica te, il bambino e
Giuseppe, e tornate a casa sani e salvi!”. Così Anna saluta Maria.
Fuori è già ricominciato a piovere. Anna
si bagnerà. Ma non le importa, perché le piace la pioggia. Nessuno in Israele
si lamenta per lo scuro tempo piovoso, perché tutti sanno quanto è importante
la pioggia per la terra.
“Buon viaggio!”, augura ancora Anna e corre verso casa sotto la pioggia.
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