6 – MARIA E’ MALATA
Maria
sta quasi sempre bene. Non è suscettibile, né delicata. Oggi però non si sente bene. Le fanno male la testa e il collo; il
naso le gocciola. Per questo è svogliata.
Mamma Anna dice: “E’
meglio che oggi resti a casa e beva molta tisana e latte caldo con il miele”. Maria è d’accordo, e rimane tutto il
giorno a letto. La sera si sente già
molto meglio.
E per un bambino malato
che comincia a sentirsi meglio, è noioso rimanere a casa a letto. Maria non fa eccezione.
Dopo che ha
detto più volte alla mamma: “Mi annoio
tanto!”, Anna si siede vicino al suo letto e le racconta una storia: “C’era una volta una ragazzina, graziosa,
servizievole e un po’ birichina, proprio come te. Si chiamava Ofelia. Giunse il
tempo della raccolta delle olive. Tutti i giovani si riunirono per andare a
raccogliere le olive. Anche Ofelia prese parte alla raccolta. Tutti mettevano
le olive in grandi ceste. Chiacchieravano e si divertivano molto, tutti insieme.
A mezzogiorno si sedevano sotto gli alberi e riposavano. Mangiavano focacce con
il sesamo e zuppa di ceci, formaggio e frutta. Accanto a Ofelia si sedeva
sempre un bel ragazzo alto. Ammirava Ofelia con i suoi vivaci occhi scuri. Ofelia era consapevole degli sguardi del
giovane e cominciò a parlare con lui. Così venne a sapere che il ragazzo si
chiamava Ari e aveva partecipato diverse volte alla raccolta delle olive. La
raccolta delle olive dura settimane. Così Ofelia e Ari si incontravano ogni
giorno per la pausa del pranzo e si sedevano vicini. Andavano molto d’accordo. Ari
ascoltava volentieri i racconti che Ofelia sapeva narrare in modo così
appassionante e vivace. E Ofelia era sempre molto contenta quando Ari le
rivolgeva parole gentili e ammirava le sue trecce nere. Spesso Ari le portava
qualcosa, ad esempio un dolce o un fiore che aveva raccolto per lei. Ofelia
stava molto bene vicino a lui, e Ari avrebbe voluto più di ogni altra cosa
trascorrere con lei tutto il giorno. Entrambi pensavano: “Come sarebbe
bello, se la raccolta delle olive non finisse mai”, tanto stavano bene insieme. L’ultimo giorno della raccolta delle olive
Ofelia era molto triste, perché pensava che il tempo da trascorrere con Ari
fosse ormai agli sgoccioli.
Ma Ari la abbracciò e le disse piano: ”Ti
voglio tanto bene che non potrei più vivere senza di te!”. Ofelia
ne fu molto felice e disse la stessa cosa ad Ari. E sono rimasti insieme per
tutta la vita, come papà e io”.
Questa notte Maria sognerà un bel ragazzo con
gli occhi scuri.
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