13 – MARIA FA VISITA A ELISABETTA
Maria fa i bagagli. Vuole
andare a trovare la sua parente Elisabetta
sul monte e raccontarle la novità del bambino.
La strada è lunga e faticosa. Maria
quindi va a prendere l’asino nella stalla e carica acqua, pane e frutta sul
dorso. Porterà anche stoffa, ago e filo per preparare insieme a
Elisabetta il corredino per il bambino, e tutto ciò di cui si ha bisogno quando
si compie un lungo viaggio. Maria infatti
vorrebbe fermarsi un paio di mesi da sua zia.
Maria
saluta Giuseppe e i suoi genitori, che le fanno molte raccomandazioni: “Sii prudente, fa
attenzione, la strada sul monte può essere pericolosa”, dice mamma Anna.
Giuseppe
è tranquillo e fiducioso e dice: “Se Dio ha cura di te, io sono tranquillo!”.
Anche Maria ne è convinta, e così di buon mattino si
incammina verso Ain Karem. L’asino è di buon
umore, e così procedono speditamente.
A
Maria piace il mattino presto: l’aria è tersa e fresca, gli uccelli cinguettano
sugli alberi, lungo i margini della strada crescono fiori variopinti e piante
profumate. Maria canta felice. Nazareth ormai è lontana. Il
territorio diventa ora più sassoso e brullo.
Lungo il cammino vi sono pastori con le
loro pecore. Maria li saluta amichevolmente. I pastori rispondono la suo saluto
e Maria prosegue.
Presto è di nuovo sola. Non incontra più nessuno. Ma strada
facendo incrocia molti animali. Una gazzella salta agilmente qua e là. Grandi
uccelli descrivono cerchi nel cielo. Perfino una lupa si affaccia sulla strada.
I suoi piccoli trotterellano dietro di lei.
Inizialmente Maria ha un po’ paura
di loro, ma presto si accorge che gli animali non le fanno nulla. Hanno più
paura di lei, e Maria siede tranquilla in groppa al suo asino, per non
spaventare gli animali.
Nella calura del mezzogiorno Maria trova un cespuglio
di ginestre che offre la sua ombra. Vi si ferma per riposarsi. Dà da bere
all’asino e lo lascia libero perché possa mangiare l’erba e rosicchiare le
piante. Quindi prende un involto con la colazione e sente il suo profumo. Due
uccelli volano intorno a lei a distanza di sicurezza e aspettano le briciole. Dopo
questa pausa il cammino prosegue.
Nel tardo pomeriggio Maria giunge alla meta. Elisabetta
vede che Maria sta arrivando quando ancora è lontana. Si rallegra molto e le
corre incontro.
Maria scende dall’asino, si abbracciano e si salutano. Elisabetta
improvvisamente sa che Maria aspetta un bambino e comprende che è un bambino
speciale. Dice a Maria: “Che bello che tu
sia venuta a trovarmi. Ne sono così contenta! Tu sei benedetta da Dio!”.
Maria
inizialmente è meravigliata per il fatto che Elisabetta sa tutto, ma poi
risponde: “Anch’io sono felice, perché so
che Dio mi ama e ha cura di me”.
Nessun commento:
Posta un commento